Domande Frequenti sulle Allergie

Vorrei fare una visita presso il suo studio ma ho paura di costi troppo elevati.

Non sempre la medicina non convenzionata (cosiddetta visita privata) ha dei costi maggiori di quelli del sistema sanitario nazionale.

Per esempio, nel caso della visita allergologica con prove allergiche, se non si è esenti dal pagamento del ticket, il costo nella nostra regione può superare i 65€ se poi viene abbinata la spirometria con test di reversibilità il costo supera i 110€. Questo dopo essere stati dal medico di famiglia per avere la richiesta della visita, dopo aver aspettato i tempi di attesa e molto spesso dovendosi recare in posti diversi e in giorni diversi per eseguire da una parte la visita e i test, e dall’altra la spirometria.

Informatevi sui costi perchè molto spesso non sono così diversi come ci si può aspettare , con il vantaggio di scegliersi il medico, l’orario, e di eseguire tutto in una unica seduta.

I farmaci antiallergici sono rischiosi?

I più comuni farmaci che vengono prescritti nelle forme di orticaria e di rinite sono gli anti istaminici. Questi farmaci sono stati sintetizzati più di 70 anni fa (sono quindi farmaci molto conosciuti) e hanno trattato milioni e milioni di pazienti. A metà degli anni 80 sono stati introdotti gli antiistaminici di seconda generazione che hanno ridotto o abolito quello che era l’effetto collaterale più temuto ovvero la sonnolenza.

Perchè devo assumere i farmaci antiasmatici regolarmente e non al bisogno come vorrei?

L’asma è una malattia infiammatoria dei bronchi che determina broncospasmo. La terapia al bisogno va utilizzata solo nei casi di asma molto lieve e intermittente. L’infiammazione, infatti, continua a persistere anche in assenza di sintomi portando al cosiddetto “rimodellamento” delle vie aeree e aprendo la strada a forme più complicate e più difficili da gestire nel lungo periodo.
Nella mia attività ambulatoriale il paziente asmatico è sempre monitorato con l’esame spirometrico eseguito insieme alla visita e questo permette una gestione ottimale della malattia.

Sono stato punto da una vespa al centro dell’’avambraccio che si è gonfiato tutto dal polso al gomito. Sono un paziente a rischio?

In questo caso non si tratta di una reazione sistemica ma di una reazione locale estesa (LLR). Non è in sè una reazione grave , ma aumenta il rischio di una reazione sistemica. il paziente con LLR se ripunto, ha una possibilità di avere reazione sistemica nel 5-10% dei casi, rispetto al 3% della popolazione generale. E’ utile dunque, una valutazione allergologica.

Mio figlio può ereditare la mia allergia?

Le allergie hanno una base genetica e una ereditarietà  molto complesse che determinano un’aumentata probabilità di generare figli allergici, probabilità che aumenta quando entrambi i genitori soffrono di allergia e che può arrivare fino ad un 80% di probabilità di avere figli allergici quando entrambi i genitori sono allergici alla stessa sostanza.

E’ vero che dalle allergie non si guarisce?

La maggior parte delle allergie respiratorie (rinite allergica e asma bronchiale allergica) specie quelle provocate dai pollini sono curabili, possono “sparire” con una adeguata vaccinoterapia condotta a regola d’arte. Buoni risultati si possono ottenere anche per le allergie agli acari della polvere e per l’allergia al gatto.

Le allergie alle vespe possono guarire con una vaccinoterapia in oltre il 90% dei casi e quelle per l’ape in circa l’80% dei casi.

Alcune allergie alimentari (non tutte!) possono regredire con l’età e per alcune allergie alimentari sono in corso studi avanzati sulla possibilità di vaccinarsi.

L’orticaria è una allergia alimentare?

Questo è vero solo in rari casi. L’ orticaria riconosce molti meccanismi patogenetici diversi (alcuni ancora sconosciuti) tra i quali ci può essere anche l’allergia alimentare.

I farmaci possono dare allergia?

Reazioni allergiche a farmaci sono frequenti soprattutto per quanto riguarda gli antiinfiammatori e gli antibiotici. Ma ogni sostanza farmacologicamente attiva è in grado di dare allergia. Molto raramente si tratta di una vera allergia con produzione di anticorpi IgE nei confronti del farmaco o perlomeno non si conosce verso quale metabolita del farmaco vengano eventualmente prodotte le IgE. Le manifestazioni delle reazioni a farmaci sono prevalentemente di tipo cutaneo (la più frequente è l’orticaria) ma possono essere anche respiratorie come l’asma da aspirina e antiinfiammatori e la poliposi nasale indotta dagli stessi farmaci.

Come posso capire se sono allergico?

Prima di ogni accertamento va indagata la storia clinica del paziente (quella che è chiamata l’anamnesi). Le allergie hanno delle caratteristiche comuni che sono essenzialmente la indipendenza dalla dose (l’allergia si manifesta a minime dosi), il ripresentarsi delle reazioni tutte le volte che il paziente viene a contatto con la sostanza a cui è allergico, la riproducibilità della reazione attraverso un test cutaneo o un test di provocazione e il tipo di manifestazione (l’allergia colpisce soprattutto l’apparato respiratorio, la cute,l’intestino).

Posso eseguire le prove allergiche ad un bambino piccolo?

Le prove allergiche sono eseguibili con sicurezza anche nei primi anni di vita. Troppo spesso si sente dire erroneamente che bisogna aspettare per eseguire le prove. Questo provoca un inutile ritardo nella diagnosi e nella cura specifica dell’allergia.

I vaccini antiallergici sono pericolosi?

I vaccini sono delle soluzioni acquose di allergene associate o meno ad adiuvanti ovvero a sostanze che ne aumentano il potere immonugeno. I rischi che si corrono con la somministrazione di un vaccino antiallergico (AIT ovvero AllergenImmunoTherapy) sono quelli legati alla possibile reazione allergica al vaccino. Questa è più frequente con i vaccini di tipo iniettivo e per questo motivo il vaccino iniettivo va praticato da un medico che sappia riconoscere e contrastare l’eventuale rara (meno dell’1%delle iniezioni) insorgenza di una reazione allergica . Per i vaccini sublinguali il rischio è di gran lunga inferiore e per questo motivo possono essere autosomministrati dal paziente.