{"id":3600,"date":"2020-11-19T12:45:26","date_gmt":"2020-11-19T11:45:26","guid":{"rendered":"https:\/\/www.francoborghesanallergologo.it\/?p=3600"},"modified":"2020-11-20T16:27:12","modified_gmt":"2020-11-20T15:27:12","slug":"la-temperatura-media","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.francoborghesanallergologo.it\/2020\/11\/19\/la-temperatura-media\/","title":{"rendered":"La temperatura media"},"content":{"rendered":"\n

La temperatura media del nostro pianeta \u00e8 in continuo aumento soprattutto a causa della continua emissione della CO2 nell\u2019atmosfera.<\/p>\n\n\n\n

L\u2019aumento della temperatura \u00e8 evidenziato dal riscaldamento degli oceani, dallo scioglimento dei ghiacciai, dall\u2019innalzamento del livello delle acque, dal ridotto innevamento.<\/p>\n\n\n\n

Non \u00e8 questo blog<\/em> di allergologia il posto adatto per parlare delle catastrofiche conseguenze del riscaldamento globale, come la desertificazione e la migrazione in massa di intere popolazioni, argomenti tanto urgenti quanto negletti, messi troppo spesso in terzo ordine dalla informazione, e spesso dalle nostre coscienze.  Parlarne su questo blog ha senso perch\u00e9 il riscaldamento globale ha importanti conseguenze per il paziente allergico.<\/p>\n\n\n\n

Per esempio, per il paziente affetto da allergia ai pollini. Il riscaldamento globale ha comportato un prolungamento della stagione pollinica che inizia pi\u00f9 precocemente e termina pi\u00f9 tardi, una aumentata quantit\u00e0 di polline prodotta dalle piante e una aumentata quantit\u00e0 di allergene nel polline (molto spesso gli allergeni sono delle proteine di difesa delle piante).<\/p>\n\n\n\n

 L\u2019aumentata frequenza di eventi climatici estremi come temporali, uragani, trombe d\u2019aria comporta l\u2019immissione massiva di elevatissime quantit\u00e0 di polline nell\u2019atmosfera. Questa primavera in certe zone della mia regione ci sono stati picchi di polline per esempio, del nocciolo, di 800 granuli per metro cubo d\u2019aria, quando la quantit\u00e0 sufficiente ad indurre sintomi nell\u2019allergico \u00e8 di 30-40 granuli per metro cubo!<\/p>\n\n\n\n

 \u00c8 facile intuire come molte terapie preventive \u201csaltino\u201d di fronte a queste enormi quantit\u00e0 di polline.<\/p>\n\n\n\n

Un\u2019altra conseguenza del \u201cglobal warming\u201d \u00e8 la diffusione di piante tipiche di altre regioni con clima pi\u00f9 temperato in regioni con clima pi\u00f9 rigido con un aumento, questa volta, di specie allergogene. <\/p>\n\n\n\n

Accanto ai problemi legati al polline una aumentata diffusione si assiste analogamente per le muffe allergeniche. Quest\u2019estate (2020), l\u2019alternaria, la pi\u00f9 importante muffa allergogena, nota per scatenare gravi crisi di asma, \u00e8 stata massicciamente presente nell\u2019atmosfera nella regione Veneto da Giugno a met\u00e0 Ottobre mentre classicamente la sua presenza era confinata ai periodi tardo estivi e del primo autunno.<\/p>\n\n\n\n

Termino scrivendo che persino gli allergici agli insetti vedono un cambiamento con il riscaldamento globale, una delle specie di vespe pi\u00f9 frequenti nell\u2019indurre sensibilizzazioni come il polistes dominulus, un tempo tipica solo dell\u2019Europa mediterranea, si sta diffondendo nell\u2019Europa del Nord. \u00c8 una \u201cbuona notizia\u201d solo per la nostra economia per il fatto che nessuna industria farmaceutica del nord Europa produce \u201cvaccini\u201d salvavita per il polistes dominulus mentre li produce una industria Italiana!<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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